giovedì 28 giugno 2012

Prima Tappa Irun - Donostia (San Sebastian)

in bici sul cammino con la guida gratuita del punto info
Guida gratuita "The Northern Way To Santiago" donata dall'ufficio turistico di Irun
Mattina presto, protetto dai tappi nelle orecchie che mi hanno salvato dalla marcia dei marsigliesi ospiti nell'albergue di Irun,  sento la sveglia in lontananza.
Sembra un ricordo, sono anni che non mi sveglio a quest'ora, ma è necessario, il caldo alle undici del mattino è già opprimente, e conviene sempre trovarsi in marcia prima delle nove.


Sono le cosce che mi portano da sole nella mia tutina nuova, è ora di partire con destinazione Donostia, preparo la borsa e vado giù a fare colazione. Niente male il buffet, massima scelta e cereali a sfare, su tutti trionfano i miei amati fiocchi di mais al cioccolato che, nonostante il latte caldo, hanno sempre un buon effetto sull' umore di questo Brunello, che è prima di tutto un goloso, oltre che un ciclista.

Mi metto in strada che sono gasato di brutto, la guida presa gratuitamente all'ufficio turistico mi indica la strada, ma tengo sempre alta la concentrazione, in cerca delle frecce gialle che segnalano il cammino.

Pedalo come se non ci fosse un domani! Non solo per per la gaia spensieratezza che mi ha portato l'entusiasmo, ma anche perché mi fermo spesso, non curante del tempo.  Vuoi per sistemare meglio la bici e le borse che si muovono, vuoi perché gli scenari che mi si presentano davanti sono spesso mozzafiato. 


Da Irun (la piazza centrale dove c'è Calle de Luis Mariano) proseguo per Paseo del Colòn in direzione Stazione. Dopo una grossa rotonda, si riconoscono già le prime indicazioni. Entro in una strada di campagna che piano piano diventa sterrata, dura e piena di insidie. Il sole però mi accarezza nel suo tepore mattutino e arrivo alla Madonna Nera di Guadalupe (ad Irun ce ne sono addirittura quattro) dopo poco più di un ora. 
Dopo una breve sosta a bere alla fontana della chiesa,  mi accorgo del cielo meraviglioso che mi fa da tetto, e so che ne è valsa la pena. In questo primo tratto ho avuto qualche problema per via della salita ripida che ho dovuto affrontare subito all' inizio, il terreno fangoso per via della pioggia dei giorni precedenti pare colla.
Per fortuna scambio due chiacchiere con Miguel, un pellegrino spagnolo che conosce molto bene il cammino. Mi dice di essere a giro da due mesi, ha percorso i cammini in lungo e in largo. In questa tappa è un continuo conoscere persone piacevoli, ognuno ha una storia da raccontare, un'opinione personale.
Il percorso dei pellegrini fino adesso lo si può sfruttare benissimo, occorre però stare molto attenti a non inforcare il sentiero per il "Pellegrino Alpinista", che davvero esiste, ed è molto brutto. Da affrontare con corde e chiodi.


La strada prosegue in salita all'interno di un bellissimo parco con cavalli selvatici e capre libere di brucare e scorrazzarvi attorno. Conviene essere molto prudenti in questo tratto. La natura qui è davvero selvaggia, ti avvolge, fra nuvole di vegetazione e serpi accaldate verso mezzogiorno, ma nessuna paura, non siete soli, ogni tanto qualche pellegrino spunta, al limite, e vi salva. Forse.


In questo tratto, quasi tutto in salita, consiglio di fare una pausa prima della vetta di Jaizkibel (525 metri sul livello del mare). 
Il sentiero prosegue poi velocemente in discesa e conviene essere bene attenti a dove si mettono le ruote. Si prosegue così fino alla "carrettera" che ci troveremo davanti, dove si scende rapidamente fino a Pasai Donibane, un incantevole borgo sul che si affaccia sul mare. Seguendo le frecce si finisce per incappare nelle scale, ma solo poche, e ci siamo, dall'altra parte della baia ci guarda ferma nel tempo,  Pasai San Pedro.
I muri sono carichi di murales e testimonianze di questa lotta per l'indipendenza Basca, ancora viva. Ne è testimonianza le decine di bandiere Basche che sporgono dalle terrazze di queste case che mi ricordano il Tirolo. Varrebbe la pena di farsi un sidro in questo posto, ma ho voglia di pedalare, ancora non sono sazio di questa meraviglia!


Al porticciolo sulla piazza centrale si paga una cosa come un euro per passare il mare e proseguire nel cammino da Pasai San Pedro. Una volta arrivati dall'altra parte si può imboccare la Carrettera GI-3440 che vi porta tranquillamente a Donostia. Oppure potete proseguire.. per le scale sulla destra della banchina,  come ho fatto io, come fanno i pellegrini da sempre.
Non volendo perdermi la bellezza di questo primo tratto, e, con il tempo e la pazienza dalla mia parte, ce l'ho fatta ad arrivare alla cima, per meravigliarmi ancora della bellezza ovunque. Nel volo dei gabbiani sull'oceano, in festa, di mattina.
In questa vetta che pare un gigante,nei suoi capelli di rovi cullati dal vento, mi sono sdraiato a riposare. Ho fatto due chiacchiere con un tecnico della luce che si era dovuto arrampicare fino li con una scala enorme e la scatola degli attrezzi, "almeno tu sei in vacanza... pensa a me che lo faccio di lavoro!" Mi ha detto, stremato dalla salita.


Ho ripreso la mia direzione continuando sul sentiero originale. Vi consiglio di pensarci bene.  
Fortunatamente la mia forma fisica si è rivelata adatta ad uno sforzo del genere, ma non posso sentirmi di consigliare lo stesso mio percorso a nessuno, neanche al peggiore nemico.


Il sentiero è a malapena largo per i pellegrini a piedi, il precipizio, dietro l'angolo. Ho passato più tempo a scendere e risalire dalla bici, che a pedalare, ma che vi devo dire... A me è passata bene, e nonostante lo sforzo bestiale, sono contento di aver preso questa decisione.


Ci vuole un po di follia per prendere il sentiero che ho preso io, ma occorre prudenza ai massimi livelli se non si vuole trovarsi a valle con qualche frattura scomposta.
E' comunque un grande orgoglio per me potere dire di avercela fatta, in questo tratto, ho avuto timori, certo, ma mai paura a gelarmi le articolazioni. Occorre avere istinto, e non lasciarsi portare dalla fretta a fare qualche passo sbagliato.


Si arriva a Donostia (San Sebastian) dal monte Ulìa. Fate molta attenzione alla discesa di cemento armato che poi prosegue di fianco agli scalini, se bagnata diventa molto scivolosa, sia a piedi che in bici.
Basta poco, sapete del suo avvicanarsi, il contachilometri non può sbagliare, ma dov'è? Il verde del monte ti avvolge, e non sai più che ore sono.. poi alzi gli occhi, ed eccola sulla destra....Donostia!


Sul cammino del Norte con Brunello
Donostia!!!


Fotografato da Brunello
Bici al bell'Ostello Martindozenea di Irun, più caro dell'Albergue.. ma bell'ambiente, davvero.
da Irun Foto Brunello
Inizio del Sentiero da Irun
Sul Cammino del Norte con Brunello
Madonna Nera di Guadalupe
Cammino del Norte
Freccia "Amarilla" (gialla) che ci indica il cammino
Camino del Norte con Bici Brunello
Bella vista dopo pochi Km
Cammino del Norte Irun
Cavallo selvatico con campana al collo
Camino del Norte bici brunello
Mare!

Camino del Norte Bici Brunello
Ragazzi fanno il bagno a Passai Donibane, le loro grida rimbalzano nel silenzio della valle
Pasai San Pedro
La scalinata del "dolore" per arrivare al Faro de la Plata, dopo Pasai San Pedro
Murales sul cammino del Norte
La Cleopatra e i Murales
Sassi , Rocce e Fango sul cammino del Norte
Che strada di Me....
Il celebre Porno Pellegrino Marco e Yuri
Amici sul Cammino. Yuri e il "Porno-pellegrino" alla mia Dx.
Case fotografate da Brunello
Case a Pasai Donibane

San Sebastian ciclabile sull'oceano fotografata da Brunello
Ciclabile sull'oceano di Donostia
San Sebastian Pinxto
Pinxto di Baccalà fritto alla "Casa Alcade"
Da visitare nella parte vecchia di Donostia
Spiaggia fotografia di Brunello
La spiaggia di Donostia, quasi deserta.. altro che Semana Grande del 15 d'Agosto!



2 commenti:

  1. i baschi sono un popolo speciale in una terra così fantastica e diversa dal resto della Spagna e della Francia che è comprensibile l'aspirazione alla libertà. euskadi ta askatasuna :-)

    RispondiElimina
  2. il pezzo forte del tutto è il video (e naturalmente il cavallo!)!!!!!

    RispondiElimina