Questo elenco è ancora appeso sul frigorifero, di fianco un calendario dove tiene nota degli allenamenti e giorni in cui è caduto o si è fatto male per via di salti della catena o della scarsa regolazione del cambio. Sebbene possa sembrare una cosa macabra, lo aiuta a capire l'origine del problema. Lo stato psicologico incide molto sul livello di attenzione "al manubrio", è quindi un bene pianificare l'allenamento e i giorni di riposo con cura se non si vuole correre il rischio di scivolare nella sindrome del facocero che, nei casi più gravi, termina con l'allontanamento a tempo indeterminato dall'amata due ruote.
Questo particolare stato psicofisico interviene nel ciclista a seguito di varie ed eventuali. I sintomi sono: pesantezza, dolori articolari, senso di smarrimento. Una scarsa cura delle strategie e della pianificazione degli allenamenti hanno talvolta minato il percorso di questo Brunello, che è prima di tutto un uomo, peccatore per attitudine. Sbadato per pigrizia, temerario nei giorni di sole.
Ex Ciclista oggi facocero in una riserva |
veramente ganzo il tuo blog!! Anche io andavo in bici ma poi ho smesso perché i polpacci mi erano diventati troppo grossi!! UAhauhauahaha!!!!
RispondiEliminaGrazie Valentina!! I polpacci grossi e sodi son belli, son come natura vuole!! Yuck!
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RispondiEliminatroppo divertente :) chissà di che sindrome soffro io...per nulla ciclista...anzi forse meglio non saperlo, ahah
RispondiEliminane sò qulcosa...parecchie volte sono rimasto cotto..dopo qualche salitella....ed ero a 40 kilometri da casa...complimenti,bel blog..continua...!!
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