martedì 3 luglio 2012

Quarta Tappa Markina-Gernika Parte prima



Apro gli occhi. I tappi nelle orecchie hanno fatto il loro dovere, ed è una fortuna, visto il solito concerto in programma nella notte.
Dell'esecuzione appena trascorsa, ricordo un peto, su tutto. Come un tuono fra carampane di tromboni russanti mi ha portato alla realtà. Il pellegrino è talvolta più simile alla bestia che all'uomo.

La serata è stata uno spasso, ricordo... siamo entrati in un ristorante che pareva in verità un salotto casereccio. La signora ci ha subito riconosciuto e ci ha servito, anche se avremmo potuto farne a meno, spaghetti, chiaramente scotti. Grossi come budella ed enteriora di bove, ma con un sughetto che era una delizia. A seguire carne con contorno. Frutta e vinello, sì ricordo, c'era il vinello... otto euro e via.

Dall'altra parte della piazza a farsi una cagna. Che non è una ragazza di facili costumi, tantomeno un segugio... ma un bicchiere di birretta. Io prendo un sidro, refrigerante e poi non ricordo.. ah si! Liquore di Hierba!

Poi la notte a girare in quest'albergo con i ragazzi in fuga per la libertà. Proprio voglia non ce n'era di restare in silenzio nella stanza, tante risa, chiusi in bagno a fare gli scemi... ed eccomi qua, in ritardo, devo partire!
Stile Fantozzi sistemo la roba al volo, son pieno di pinzature, zanzare, boh non so. Inforco la bici e già seguo le frecce, sono in cammino, o forse no, ma mai che si trovi un bar per farsi un caffè quando ce n'è bisogno!

Cade dal cielo una leggera nebbiolina, tanto fine che nemmeno pare pioggia... appena fuori Markina, seguendo le frecce, si procede lungo una bella ciclabile dentro un parco con fontane. Dopo un po' il sentiero non è più adatto per la bici, c'è un cancellino troppo stretto per osare, mi fermo ad un benzinaio e chiedo informazioni per arrivare a Gontzagarigana; con i suoi 400 metri, la vetta della giornata. Un agente di un portavalori si preoccupa un po', "è dura" dice, poi mi fa cenno di proseguire e girare a destra. Passo nel centro abitato di Bolibar, faccio un paio di foto e affronto la salita, bellissima.. una lingua d'asfalto bagnato, deserta e silenziosa mi accoglie, vado che è una bellezza con questo fresco, mangio un po di cioccolata, e sprofondo nel verde...

sul cammino del Norte con Bici Brunello
Credo sia Nra. Sra. de Erdotza
La Strada è una lingua d'asfalto bagnato
sul cammino del Norte con Bici Brunello
Verde Basco
La salita è dura, ma non ho fretta, continuo a sgranocchiare la roba che trovo nel cestino davanti. Snack e frutta, poi il gioco si fa duro, mi metto ritto sui pedali e ci do dentro per un po', quando quasi giunto sulla vetta il pedale ha uno strano giro a vuoto, come se cedesse quando scarico potenza brunelliana con le mie gambe poderose. Sento qualcosa che non va. E ho un brutto presentimento (Continua...)

sul cammino del Norte con Bici Brunello
La vetta è quasi mia!
sul cammino del Norte con Bici Brunello
Oh My God!!!

7 commenti:

  1. Ciao Lorenzo!sono Laura..San Sebastian 15 Giugno...ostello della gioventù' :o)
    come stai??come va il viaggio..ma sopratutto dove hai trovato questo fantastico sfondo con le biciclette?ciao!

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  2. Hola Laura!! Il viaggio è finito, ormai! Son tornato a casa il 23 di Giugno e ora sto scrivendo il diario.. bella storia comunque, il Paese Basco è veramente bello.. Lo sfondo non so... un segreto Bici Brunelliano... ;-)


    S'erano fatte delle foto mi pare?? Mi farebbe troppo piacere vederle!

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  3. Si,dammi il tuo indirizzo mail che te le mando.un abbraccio

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  4. ciao Brunello! Ti ho lasciato un premio portafortuna per il tuo blog!

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